"Gli interi corso esistenziale e background culturale di Benedetto Croce incidono sulla costante e reiterata ri-definizione della nozione di 'filosofia', intrapresa da Croce con l'esperienza della Grande Guerra e dell'avvento del fascismo: la definizione crociana di 'spirito pratico', con l'enumerazione dei momenti (economico ed etico) connaturati alla sfera della volontą, subisce l'influenza sostanziosa dell'intero corso esistenziale di Croce; successivamente alla celebre Filosofia della Pratica (1909), con Frammenti di Etica e con Elementi di Politica - riuniti in un unico volume, Etica e Politica, nel 1931- il nostro autore, alla luce della sua reiterata diffidenza verso ogni forma di organizzazione istituzionale della res publica, consolida la sua riflessione culturale sui nessi tra momento economico e momento etico dello 'spirito (pratico)', incentrandola sulle nozioni di 'stato' e di 'coscienza morale', sulla nozione di 'volontą' e sulla nozione di 'libertą', andando ad accennare alle modalitą di intendere il diritto criminale, nella sua nozione centrale di sanzione, e, infine, soffermandosi sull'analisi di concetti come 'individuo', 'eguaglianza' o 'societą umana'" (I.Pozzoni) |