Visto con gli occhi di un bambino il mondo appare trasfigurato: fiocchi di neve cadono come ostie sulla punta della lingua da universi inesauribili scomposti e ricomposti in un meraviglioso ploriferare di scatole cinesi, e il coniglio nudo del pranzo di Natale raggomitolato nella mangiatoia al posto di Ges Bambino prefigura l?Agnello Pasquale. Dai camini esalano creature terribili e filamentose che vagano sui tetti e, come in certe fantastiche cosmogonie primitive, l?abbaiare di cani-fratelli nella notte una lingua misteriosa da decrittare. I genitori, come tutti i ?grandi?, faticano a seguire la sensibilit infantile che ne smaschera i segreti. I rimorsi degli adulti si snudano nel ricongiungimento onirico con il dolore e la privazione primigeni che vi sono contenuti. Intimo e magico come a volte sa essere il ricordo di antiche cicatrici, lo sfondo in cui si ambienta la storia di ?Gianpaolo con la enne? e del ?comandante Seba? ? e delle loro madri, di natali e classi differenti ? attraversa gli Anni Sessanta e la periferia della metropoli (Milano) punteggiata dalle ciminiere della Snia Viscosa, della Tonolli, della Metalli Preziosi, tra Varedo, Sesto e Meda, in mezzo agli operai dell?Alfa e della Breda. Tutti nomi di un?industria favolosa cresciuta per generazioni tra citt e campagna prima, molto prima che appetiti speculatori erodessero l?archeologica coabitazione di cascine, campi, verde e aziende tessili, chimiche, metalmeccaniche in cui si imbastardivano dialetti, classi e lingue di ogni provenienza. Per accompagnare un?epoca ci vuole sempre una lingua nuova, e la magia tenera, inquieta, dei piccoli protagonisti ne inventa una capace di dar forma e prospettiva a una trasformazione piena di lusinghe e contraddizioni, quella del famoso Boom Economico e del miracolo italiano. E, inseguendo i loro giochi, le loro fulminanti esplorazioni, una scrittura ricettiva e sinuosa ne scolpisce le invenzioni, snodando insieme a loro il groviglio di speranze e sogni che riceveranno in dote, insieme al rimosso del segreto pi bruciante. Premio Selezione Campiello 1999 e Finalista al Premio Alassio ?Un Autore per l'Europa? nello stesso anno. Edizione integralmente rivista dall?autore, insieme ad altre parti inedite contiene anche la ?Canzone in odio e in lode di un Paese? e la Postfazione di Massimo Onofri.Hanno detto del ?Cuore rovesciato?: Enzo Siciliano: ?Una penna a punta fine? (La Repubblica) Gianfranco Ravasi: ?Suggestivo per la sua lettura del mondo? (Avvenire) Enzo Di Mauro: ?Uno sguardo che allucina, disossa, scarnifica? (D di Repubblica) Ermanno Paccagnini: ?Un autore dal polso narrativo sicuro e naturale? (Il Sole 24 Ore) Luca Doninelli: ?Coro di voci trasognate, urlanti, bisbiglianti...? (Il Giornale) Giovanni Pacchiano: ?Sensibile nel registrare i trasalimenti di un mondo che cambia? (Corriere della sera) Franco Brevini: ?I bambini incalzano con la loro lingua immaginosa e gli adulti rispondono con quella pi roca della cognizione del dolore? (Panorama) Maria Vittoria Vittori: ?Il bambino Gianpaolo di quelli che si interrogano, allacciano fili invisibili agli adulti, e riescono a capire, attraverso le misteriose vie dell?intuito?? (L?Indice) Giampaolo Spinato (Milano, 1960) ha pubblicato ?Pony Express? (Einaudi, 1995), ?Il cuore rovesciato? (Mondadori, Premio Selezione Campiello 1999), ?Di qua e di l dal cielo? (Mondadori, 2001), ?Amici e nemici? (Fazi, 2004), ?La vita nuova? (Baldini Castoldi Dalai, 2008), ?La Bambina? (Indie, 2014). Scrittore, giornalista freelance e docente universitario, scrive per il teatro e ha fondato ?Bartleby ? Pratiche della Scrittura e della Lettura?. |