Greg Simon, americano, e Julio Fernndez, messicano, sono due corrispondenti di guerra che lavorano a quattro mani su un rocambolesco complotto internazionale. Appassionati e infaticabili, hanno collaborato con tutti i grandi reporter, da Hunter Thompson a Kapuscinski. Tanto efficaci nel lavoro quanto fallimentari nella vita privata: sfortunati in amore, grandi bevitori, sono accanitamente devoti l'uno all'altro ma sempre pronti a rinfacciarsi qualcosa come una vecchia coppia di coniugi. L'intricato complotto su cui indagano ordito da una misteriosa agenzia americana per screditare il governo di un paese latinoamericano. Houdini, Trotsky, Pancho Villa, Stan Laurel, uno spietato narco messicano e un anziano rivoluzionario bulgaro sono tutti coinvolti in questo gioco di specchi le cui fila sono tenute da Alex, uno spione con la passione per l'assurdo. Scatenato, iperbolico, a volte struggente, spesso esilarante, "A quattro mani" un romanzo documentato e una satira appassionata sulle ragioni e i fini della politica e sul ruolo e l'uso dell'informazione. |