Dalla sera precedente la bora nera turbinava sulla citt trascinando con s tutto ci che non era fissato saldamente. Le imposte sbatacchiavano e si sentiva continuamente lo schianto dei vasi di fiori o di altri oggetti che cadevano sulla strada o sulle automobili fittamente parcheggiate. La bora soffia su Trieste ed come una metafora delle minacce che gravano sul commissario capo Proteo Laurenti. La moglie lo ha appena lasciato, il figlio frequenta una bettola di naziskin e una bomba esplosa alle porte della citt massacrando un?intera famiglia slovena. Trieste una terra di confine ed con ogni tipo di confine, geografico, etnico e morale, che Laurenti se la deve vedere. Traffico illegale di uomini e merci, contrabbando, odi interetnici, rancori e vendette covati nel corso di decenni attorno a quelle foibe dove sono avvenuti mostruosi delitti politici, storie private in cui l?amore si trasformato in odio feroce... una storia dell?oggi saldamente ancorata a Trieste, ma capace di andare oltre la sua apparenza letargica. Paolo Rumiz, La Repubblica Senza banalizzazione, con un avvincente plot, Heinichen scrive un romanzo insolito e divertente, narrando, lui straniero, un angolo d?Italia travolto dalla storia. Lara Crin, D/La Repubblica |