Mario un giovane contadino romagnolo, semplice e mite. Non ha sogni n desideri, e accetta con atavica rassegnazione la dura vita di lavoro e fatica che il destino gli ha assegnato. La sua esistenza procede cos, nella ciclicit delle stagioni. Al compimento dei diciotto anni Mario riceve la cartolina di leva della Repubblica sociale: il 1944, e per paura delle armi si sottrae all'arruolamento. Si rifugia prima da alcuni lontani parenti, che aiuta nei lavori pi pesanti in cambio dell'ospitalit. Ma la sua presenza un pericolo per tutti, cos si unisce alla 36a brigata Garibaldi. L, proprio per la sua semplicit e la sua mitezza, viene esentato dalle azioni militari; si occupa dei muli e dei cavalli, con i quali solamente sembra a suo agio, e per questo legame con le bestie e per la comica rapidit delle sue fughe terrorizzate nei boschi all'arrivo dei tedeschi, gli viene dato come nome di battaglia Tarzan. Nonostante i suoi sforzi per nascondersi dalla Storia, per, si ritrova in prima linea e per farcela costretto a contare solamente su Giani, suo fratello. Ma Giani pi vecchio di quindici anni: i due sono quasi estranei, tanto che Mario lo ha sempre temuto e non sa prevedere come risponder a una richiesta di aiuto. Cristiano Cavina racconta una storia di due fratelli davanti al discrimine fra vivere e morire, senza mostri n eroi; soltanto un ragazzo spaventato che cerca di sopravvivere e un uomo costretto a scegliere se rischiare la vita per salvarlo. |