L'islam ci fa paura. Per i fanatici che in suo nome seminano morte nel mondo, e perch la religione dominante nell'ondata migratoria da cui l'Europa teme di venire sommersa. Di questa paura e dei nostri pregiudizi siamo prigionieri, cos come lo sono gli stessi musulmani, spesso ostaggio di un'interpretazione retrograda del Corano. possibile aprire un discorso comune sulle regole e sui valori? E cosa ci aspetta in un futuro in cui l'islam avr un ruolo sempre pi importante, anche in Italia? Sono domande che mettono in gioco la nostra identit, a partire dalle conquiste fondamentali e pi minacciate: i diritti e la libert delle donne, su cui si misura il progresso di una societ. In questo libro battagliero, Lilli Gruber ci conduce in un'Italia che cambia sotto i nostri occhi: dal porto di Augusta, presidio permanente dove approdano i migranti in fuga da fame e guerre, fino all'amara sorpresa della propaganda estremista nelle periferie di Roma, incontriamo giovani pasionarie che rivendicano il diritto al velo e imam prudenti che temono la radicalizzazione, agenti segreti e italiane convertite. Mentre sullo sfondo scorre la storia dei decenni che hanno insanguinato il Medioriente, un avvincente racconto ci porta dai tormenti del Siraq, luogo di nascita dell'Isis, all'Iran riconciliato. Per scoprire che dietro lo "scontro di civilt" si nasconde un grande inganno. E che l'unica arma da brandire quella della disobbedienza, per difendere uno spazio comune di dialogo e di libert. |