Opera esemplare di tutta la produzione pirandelliana, può essere considerata una sorta di "deposito" in cui il pensiero dell'autore si è andato via via sedimentando e da cui Pirandello ha attinto più volte. Attraverso il monologo del protagonista, si assiste allo scomporsi e al moltiplicarsi dell'io, non "uno", ma "centomila", quanti sono i modi in cui appare "per gli altri" e dunque per se stesso "nessuno". |