La narrativa di Deledda si basa su forti vicende d'amore, di dolore e di morte sulle quali aleggia il senso del peccato, della colpa, e la coscienza di una inevitabile fatalit. La coscienza del peccato che si accompagna al tormento della colpa e alla necessit dell'espiazione e del castigo, la pulsione primordiale delle passioni e l'imponderabile portata dei suoi effetti, l'ineluttabilit dell'ingiustizia e la fatalit del suo contrario, segnano l'esperienza del vivere di una umanit primitiva, malfatata e dolente, 'gettata' in un mondo unico, incontaminato, di ancestrale e paradisiaca bellezza, spazio del mistero e dell'esistenza assoluta. Maria Grazia Cosima Deledda nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E? stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morir a Roma, all'et di 64 anni, il 15 agosto 1936. |