L?occhio del viaggiatore, viene attratto da lontano, ma anche da vicino dalle mura imponenti e dai bastioni di una struttura fiabesca, un Castello, un tempo pieno di nobili e gentildonne, danzano in festa al suono di violini archi e trombe, e guidato dall?illusione del suono attraversa vicoli stretti e case diroccate, si accorge che solo grossi gatti si lasciano accarezzare dal sole. Non un anima viva intorno. Mura sgretolate, finestre cadenti, non un suono o il vocio della gente del quartiere. Solo il ciarlare delle rondini che ritornano sotto i cornicioni.Se non ci fosse il grido isolato del Vu cumpr, proveniente d?oltre Oceano, verrebbe da pensare si essere in una citt fantasma.Ma anche se la gente non c?, qui le mura gridano: La Storia siamo noi. |