Detroit, fucina permanente di situazioni estreme, una specie di teatro in cui si rappresentano senza mediazioni o aggiustamenti le dinamiche di trasformazione cui va soggetto l'Occidente. Motor City, la capitale dell'automobile, in espansione vertiginosa per tanta parte del Novecento, da oltre mezzo secolo precipitata nel baratro della deindustrializzazione, della povert e della protesta razziale, diventando sinonimo di degrado urbano e di pericolosit sociale. Come passata Detroit da un estremo all'altro? Il libro racconta l'evoluzione della citt soprattutto attraverso i luoghi e le personalit che l'hanno segnata: il trionfo della fabbrica fordista con Henry Ford e Diego Rivera, chiamato a realizzare i celebri murales sull'industria; le lotte sindacali e sociali con la figura del sindacalista Walter Reuther; le proteste razziali con Rosa Parks, Martin Luther King e Malcolm X, che qui tennero alcuni dei loro discorsi pi importanti. E il futuro dell'auto, dopo Sergio Marchionne. Alla fine, Detroit appare come una sorta di teatro delle contraddizioni della contemporaneit occidentale esposte nella loro forma pi diretta, talvolta brutale. |