"Chi voglia avere una prima idea dell'"Amante indegno", il racconto che Rudolf Borchardt scrisse nel 1929, potrebbe immaginare l'arte di un geniale precursore della Blixen, che sia risalito molto indietro, fino alla prosa fredda e complicatissima dell'ultimo Goethe... Il lungo racconto la storia di un contagio, di una degradazione e di un disastro. Attraverso il viso e le parole di Konstantin von Schenius, il losco s'insinua nella bella casa dei Luttring: invade gli animi, e li tenta. Borchardt ne rende in modo impareggiabile la forza d'attrazione, l'atmosfera, la corruzione che rapidissimamente getta attorno a s: la tensione che getta nelle anime nobili e la loro inutile difesa. Perch la baronessa Tina von Luttring, tanto bella e altera, si perde cos rapidamente? Non possibile nessuna difesa quando gli di, mascherati da Figaro, tentano gli esseri umani? O i Luttring, questi eroi della forma, sono in realt creature debolissime e fragili? Borchardt non risponde a queste domande. Con straordinaria intensit, ci racconta una storia misteriosa, che deve finire come una tragedia classica." (Pietro Citati) |