Pubblicato per la prima volta a Zurigo nel 1941, questo libro fu il primo tentativo di rappresentare organicamente la dissoluzione dello hegelismo. Da allora tali tentativi si sono moltiplicati, ma nessuno ha raggiunto la robustezza strutturale di questo. Hegel qui visto come l'ultimo erede e sistematore della tradizione cristiano-borghese, che i suoi successori - in un arco che va da Marx a Kierkegaard - si accingono a demolire in un processo culminante in Nietzsche. Questo processo appare insieme negativo, in quanto approda al nichilismo, e storicamente necessario affinch il pensiero occidentale viva fino in fondo il suo dramma. Uno schema siffatto pu sembrare forzato e arbitrario - Marx, Kierkegaard e Nietzsche a prima vista non risultano collegati da un nesso particolare -, ma ha il grande merito di impostare in modo unitario la storia del pensiero post-hegeliano. La prospettiva di Lwith, sorta internamente dal compito di mettere a confronto i protagonisti riconosciuti del pensiero del secolo scorso, ed esternamente dall'esigenza di spiegare la genesi del nichilismo moderno e del suo rovesciamento, gi implicito in Nietzsche, mantiene ancora oggi intatta la sua attualit. |