Horra, un'italiana di nemmeno quarant'anni, figlia di giordani musulmani, vive a Milano con il marito che la adora e le due figlie adolescenti che pi diverse l'una dall'altra non potrebbero essere. La sua non si pu proprio definire una vita noiosa, anzi. Come potrebbe, visto che, da perfetta equilibrista, divide le sue giornate tra la famiglia, il lavoro come segretaria in uno studio di avvocati, l'universit, che a un passo dal terminare, il volontariato, le preghiere e le discussioni in moschea, e il suo variopinto ed eterogeneo gruppo di amiche? Eppure, nonostante la fatica e i piccoli problemi quotidiani, nonostante la malinconia per la parte di famiglia che vive lontana, Horra non pu che sentirsi serena, felice persino. Ma un giorno, un fatto apparentemente di poco conto ha su di lei l'effetto di uno tsunami. Perch quando, come lei, sfuggi alle classificazioni, quando vivi al confine tra due mondi, quello occidentale e quello orientale, che faticano a riconoscersi tra loro e a riconoscerti, facendoti sentire marziana, estranea, galleggiante, allora inizi a chiederti che cosa significhi davvero essere "liberi". A maggior ragione se il tuo stesso nome in italiano significa proprio questo, "Libera". E cos, nei mesi che vengono raccontati in questa storia, tra gioie quotidiane e piccole sconfitte, incontri fortunati e discussioni accese, Horra cercher di trovare una risposta ai suoi tanti dubbi per riuscire a sentirsi, forse per la prima volta in vita sua, davvero fedele a se stessa. Un romanzo lieve che racconta una realt di cui tutti parlano ma che pochissimi conoscono profondamente, un ritratto vivido e realistico di un'Italia contemporanea che non possiamo pi permetterci di ignorare. |