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Una finestra sul cortile. Anzi, cinque. Da cui diversi eccentrici personaggi osservano un uomo calvo, arrabbiato, quasi disgustoso: il padrone di casa. Tale Signor Calvi. Ha un solo obiettivo: restaurare lintero palazzo. Inutile lamentarsi, inutile rifiutarsi: il signor Calvi categorico. Questa ristrutturazione sha da fare.
La casa, in effetti, totalmente distrutta (per non parlare del giardino). Ma gli inquilini si sono adattati nel caos ordinato delle loro tane e non amano gli intrusi. Soprattutto se maleducati, indisponenti e grezzi come i muratori che invadono il loro spazio. Allinterno del palazzo troviamo, in ordine sparso: un uomo in sedia a rotelle, accudito da una donna di colore immensa. Una ragazza con i capelli rossi, somigliante a una terrorista dellIra, che parla ininterrottamente. Suo marito che, per contro, si ridotto ad un mutismo volontario ed ama spasmodicamente gli animali. Il suo migliore amico un colombo. Una coppia di omosessuali, completamente diversi tra loro. Una coppia di figli dei fiori, con un gatto che fa capolino dalla maglietta, e Ben. Ben ha 17 anni. Era fuggita da casa diverso tempo prima, aveva viaggiato, era diventata un mago nel campo dellinformatica e poi si era fermata. La sua famiglia non la cerca e vive in una realt di sogni e di affetti mancati. I suoi amori, quelli sinceri e veri, sono un gatto, Jim Morrison, Confucio e lhaker pi in gamba del mondo. I lavori di ristrutturazione proseguono lenti e tediosi e sono una scusa per rappresentare la realt vera, quella della societ in cui viviamo, quella in cui in tanti non riescono a rapportarsi. Sembra quasi che solo i normali, le fronti basse, i mediocri, riescano ad essere felici. Gli altri, girovagano senza riuscire ad afferrare nulla. Se non qualche piccola verit che li rende ancora pi infelici. Vediamo tutto questo dalla prospettiva degli abitanti della casa, inerti come loro di fronte alle ingiustizie inflitte. Fino a un ribaltamento. Alla giustizia. Ad un finale agrodolce, difficile da definire. Alessandra Scagliola al suo primo romanzo e riesce benissimo a descrivere ambienti e situazioni. Sembra di essere l, di sentire le grida dei muratori, di soffrire della stessa insofferenza per quei personaggi biechi. Condito con qualche battuta nera e un po di cinismo, La pulce del deserto un romanzo fresco, sincero, che per vorrebbe dire pi di quello che effettivamente comunica. Insomma, si cela una forte denuncia contro il mondo che non riesce ad attecchire, proprio per la superficialit della vicenda. alicesu
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