«Volevo tacere. Ma il tempo mi ha chiamato e ho capito che non si poteva tacere. In seguito ho anche capito che il silenzio č una risposta, esattamente come la parola e la scrittura. A volte neanche la meno rischiosa». In questo terzo pannello, incompiuto, delle sue memorie (che per anni si credeva disperso) Márai racconta ? in uno stile asciutto ed efficace, ma senza in alcun modo celare l?amarezza di fondo ? i dieci anni che vanno dal giorno in cui ebbe luogo l?Anschluss, quando lui era ancora un autore e un giornalista ŕ la page, a quando č costretto a scegliere l?esilio: e non perché non gli sia consentito scrivere, ma perché dai nuovi padroni dell?Ungheria, i sovietici, non gli č consentito tacere. |