Elo, Elo, libro che ha vinto vari riconoscimenti letterari, il racconto di due esistenze che si incrociano, dei destini di due uomini che portano nel cuore una tormentata invocazione, quella scagliata dall?ultimo grido di Cristo in croce contro il cielo imperturbabile: ?Elo, Elo, lem sabactni??, ?Dio mio, Dio mio, perch mi hai abbandonato??. Emir bosniaco e mussulmano, e fugge dalla guerra che sconvolge il suo paese e lo ha atrocemente privato degli affetti pi cari, trasformandolo da sereno professore in soldato feroce e sanguinario. Emir arriva a Milano e qui incontra Armando, ex sacerdote cattolico, costretto a vivere su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente. Anche l?italiano nasconde un passato pieno di ombre, segnato dalle contraddizioni di una vocazione difficile e dall?amore per la moglie e il figlio morti tragicamente. L?amicizia tra i due, inizialmente sospettosa e guardinga, si trasforma nel corso del romanzo in un legame appassionato e sincero tra due esistenze che si riconoscono nell?identico dolore del cuore, tra due uomini che fuggono da ricordi drammatici con cui per devono inevitabilmente fare i conti. Alen Custovic, attingendo al vissuto personale, con uno sguardo lucidissimo e insieme sempre pieno di piet, costruisce un romanzo capace di attraversare senza retorica gli accadimenti pi atroci della recente storia europea e scendere fino alla dimensione pi oscura dell?animo umano, come attesta in modo inquietante anche la cronaca pi recente. L?invocazione sofferta di Cristo in croce percorre queste pagine come un grido di dolore e insieme di incancellabile speranza. Con questo esordio potente, Custovic mette in scena il patimento dell?uomo trafitto dall?ingiustizia ma capace, al di l di tutto, di credere nella promessa del perdono e della riconciliazione. |