?Per il gran mare? segna una nuova tappa nella traiettoria poetica del poeta spagnolo Andrés Sánchez Robayna e getta nuova luce anche sulle raccolte precedenti, due delle quali già apparse in questa collana, ?Il libro, oltre la duna? (2008) e ?Dell?ombra e l?apparenza? (2012). Nel breve ma intensissimo svolgersi delle 35 ?stanze? che lo compongono, il poema affronta una grande sfida: quella di non perdere la lucidità dinanzi a un evento sconvolgente e irreparabile come la prematura perdita della persona amata. Sulla linea di una poesia intesa come «strumento di conoscenza» (Valente), il raggiungimento di un nuovo equilibrio è qui raccontato con il forte appoggio alla metafora della creazione poetica stessa, che diviene una sorta di basso continuo meditativo dell?intero libro: la nuova identità del poeta, sprofondata nell?oscurità del dolore, se vuole tornare in superficie deve fare i conti con l?ignoto; così è anche per la parola poetica, che per giungere al foglio deve compiere quel misterioso viaggio dall?invisibile al visibile, dall?intuizione al sapere, dall?indicibile eterno alla ? pur fuggevole ? presenza nel mondo. Come scrive Antonio Prete nella prefazione che accompagna il volume: «La parola della poesia, in questi versi di Robayna, interrogando le ombre che abitano il teatro dell?interiorità, e intrattenendosi con il dolore dell?assenza ? un dolore che ci costituisce ? incontra due confini sul cui limite misurarsi: quello che separa, e unisce, il sogno e la verità, quello che separa, e unisce, la luce e l?oscurità. È sostando su questi confini che la poesia apprende la sua lingua, pronuncia la sua lingua». |