"Annalisa Bruni, che vive e prospera di libri e di scrittura, sa bene a cosa e dove può portare la libridine (che, a questo punto, è bene non confondere con la bibliomania, patologia vera e propria, una sorta di infezione da virus, di quelli difficili da debellare). E ce lo racconta con l'abilità e l'ironia (guai ad avvicinarsi ai libri senza un pizzico di socratico sarcasmo) del narratore di vaglia. In questi racconti si parla di amore, odio, libertinaggio, sotterfugi, crimine e pena, presente, passato e futuro: la vita, insomma, osservata attraverso ciò che ruota intorno ai libri." (Pietro Spirito) |