Coniugando la lezione della linguistica, della psicanalisi e della sociologia del sacro, Jacqueline Risset ci apre alla figura straordinariamente attuale di un Proust post-cristiano, convocandoci ad una lettura iniziatica, in cui l'io narrante ci conduce al cuore oscuro della verit, lungo i sentieri rivelatori di una discesa agli inferi. Nel crogiolo della sua scrittura - afferma Yves Bonnefoy - " la recherche du temps perdu" raccoglie l'oro di istanti un tempo pienamente vissuti. Questo grande libro , pi esattamente, un poema in prosa, il pi vasto che la storia delle lettere conosca. E Jacqueline Risset lo attesta, quando talora, tra questi saggi francesi e italiani raccolti qui per la prima volta, lo accosta alla "Divina Commedia", il pi grande poema in versi. "Recherche e Commedia", due itinerari dell'anima di uguale vastit e sguardo, prendono allora a parlarsi da una riva all'altra del pensiero dell'Occidente. |