Si pu vivere insieme, liberi e diversi? Riusciremo mai a conservare la nostra identit senza combattere e alzare muri contro chi porta i segni visibili della sua alterit? Alain Touraine, uno dei massimi sociologi viventi, non ha dubbi: questa la sfida pi importante che il mondo di oggi, sempre pi globalizzato e connesso, chiamato a raccogliere; soltanto vincendola potremo raggiungere quella che chiama la quadratura del secolo. In duecento anni di vertiginoso progresso tecnologico accelerata sempre pi la tendenza che ci ha portato dal vivere in piccole comunit, con relazioni e riti condivisi in cerchie ristrette, al costituirci in societ via via pi ampie, dal sentirci parte di una citt a parte di organismi nazionali e poi sovranazionali. Oggi viviamo in un mondo in cui le barriere spaziotemporali che ci separavano gli uni dagli altri si sono dissolte, creando l'impressione di abitare un'indistinta societ globale dove l'unica condivisione possibile sembra quella del rituale consumistico che ci rende simili, troppo simili, nell'omologazione dei gesti, degli acquisti, dei gusti, ma non veramente uguali. Disorientati da questa vicinanza improvvisa e forzosa, molti reagiscono tentando di riportare indietro le lancette, serrando i ranghi con chi pi simile per dare battaglia al diverso, e finendo cos preda di nazionalismi e integralismi religiosi. Ma soltanto quando riusciremo a diventare soggetti e a costruire la nostra identit politica mettendo la cultura e la creativit di ognuno al servizio di tutti potremo riappropriarci del nostro futuro. Con "Libert, uguaglianza, diversit", Touraine indica la strada da seguire a chi vuole uscire dal proprio isolamento per essere parte attiva nella costruzione di una societ finalmente libera, equa e fondata sul valore delle differenze: una missione che oggi non possiamo pi rimandare. |