 Intellettuale e politico di spicco nel secondo Novecento, Manlio Rossi-Doria stato senza dubbio l'ultimo grande meridionalista italiano. Ma quel che a quasi trent'anni dalla sua scomparsa non mai ancora emerso appieno il ruolo centrale occupato dall'Europa nel suo pensiero e nella sua azione politica. Nel ventennio tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta, Rossi-Doria fu infatti costantemente impegnato nella costruzione e affermazione dell'idea dell'integrazione europea; da senatore per il PSI, favorevole alla costruzione di un partito progressista europeo, diventa poi un attivo osservatore dei problemi della politica agricola comune e delle relazioni internazionali (come nel caso della repressione in Cecoslovacchia nel 1968), e dunque un riformatore convinto della necessit che l'Italia sfrutti attivamente il "vincolo" europeo, per portare avanti la modernizzazione democratica e civile del paese e del suo Mezzogiorno. |