L'aumento delle conoscenze in ambito biologico per comprendere la patologia mentale e tante battaglie socioculturali degli ultimi cinquant'anni hanno consentito un netto cambiamento nel modo di intendere la relazione clinico-paziente. Di ci si fa portavoce questa terza edizione del volume, aggiornata al DSM-5. Come ci spiegano gli autori, oggi la relazione sociale tra paziente e medico non pi asimmetrica. I pazienti sono meglio informati, giustamente ritengono che il proprio corpo e la propria mente appartengano a loro e desiderano essere coinvolti nelle decisioni relative al trattamento. Grazie a questa visione sociale e culturale, adesso sappiamo che l'esperienza soggettiva di essere "diversi" universale e che la psichiatria si arricchisce nel momento in cui riconosce e analizza questa diversit, cercando di comprendere - colloquiando con lui - in che modo influenza la vita del paziente. |