Il volume affronta il complesso tema del rilievo giuridico dell'acqua ? quale risorsa fondamentale sempre pi scarsa ? da tre diverse e complementari prospettive ovvero nelle tre distinte dimensioni che essa pu assume nell'ordinamento giuridico: quella di un bene materiale, di un diritto ad accedere al medesimo e di un conseguente servizio pubblico di erogazione. Un intreccio di piani che, oggi, spetta al costituzionalista discernere e governare, giacch in esso ricorrono tutti i paradigmi e gli istituti fon-dativi della scienza costituzionalistica, dal territorio, alla sovranit, ai diritti fondamentali, all'eguaglianza. La trattazione si sofferma, dunque, sullo statuto giuridico dell'acqua, all'uopo esaminando il significato dell'appartenenza del bene allo Stato rispetto alle recenti teorizzazioni sui cc.dd. beni comuni, per poi focalizzarsi, sulla base della recente evoluzione del diritto europeo in tema di servizi di interesse economico generale, sulle principali questioni teorico-giuridiche legate alla configurabilit di un diritto fondamentale all'acqua del cittadino-utente, alla governance del servizio idrico integrato nonch, pi in generale, al ruolo dello Stato nell'ambito dei processi di liberalizzazione che ? in Italia e in Europa ? stanno da tempo interessando servizi essenziali come quello in esame. Lo studio si propone, quindi, di fornire un trait d'union tra queste tre dimensioni giuridiche dell'acqua, evidenziandone le reciproche connessioni e integrandole alla luce del testo costituzionale, per come attuato dalla legislazione ordinaria e interpretato dalla Corte costituzionale. |