Amsterdam, un sabato mattina del novembre 1942. Mamma Lena d un bacio in fronte a Salo che sta entrando a scuola e gli dice: A stasera e fai il bravo. A sei anni quelle parole sono i titoli di coda della vita serena di Salo Muller, che in questo libro racconta il suo inferno, dai contorni non ancora definiti a quell?et, e forse per questo ancora pi doloroso. Mamma Lena e pap Louis sono vittime di uno dei tanti rastrellamenti voluti dalle SS in Olanda: finiscono deportati ad Auschwitz e Salo resta orfano. La resistenza olandese lo nasconde, lo aiuta a trovare alloggi di fortuna e famiglie che si fanno carico di lui. Alla fine della guerra lo attende una nuova partenza in un mondo libero: lo accolgono gli zii e dopo problemi di salute e di adattamento, trova la sua strada diventando fisioterapista dell?Ajax di Johan Cruijff, negli anni d?oro dal 1960 al 1972. Ma la pienezza della sua vita diventa la testimonianza: ?Com? possibile che sia accaduto? una domanda che mi assilla ancora oggi. ? Ora per giunto il momento di condividere questa storia, la storia della mia vita. Servir a qualcosa? ?Non so rispondere, ma devo condividerla una volta per tutte?. |