Gianrico Carofiglio torna a ricordarci una grande verit: non possibile pensare con chiarezza se non si capaci di parlare e scrivere con chiarezza. Sta qui l'utilit di questo libro che un po' un saggio teorico, un po' un manuale d'istruzioni, con dentro non meno rigore che ironia. Con molti strumenti per smascherare le tre ragioni che stanno dietro il parlare oscuro ? pigrizia, narcisismo, esercizio del potere ? pi un consiglio sulla premessa fondamentale del parlar chiaro: e cio, avere qualcosa da dire. Paolo Foschini, "Corriere della Sera" Questo brillante saggio parte dal presupposto che le parole possano essere usate tanto per informare correttamente quanto per ingannare. Con esempi appropriati ? retorica, letteratura, legislazione e saggistica ? l'autore illustra quali tranelli possano essere tesi 'a parole'. E, per converso, quali regole dovrebbero presiedere a una onesta e leale comunicazione. "Il Venerd di Repubblica" Un manuale pratico sul buon uso delle parole nei mestieri del potere: per la politica, per la comunicazione economica e aziendale, per il giornalismo. In questo slalom tra regolamenti contorti e sentenze indecifrabili Carofiglio si fa supportare dalla grande letteratura, da Calvino a Dickens, da Flaubert a Hugo. Massimiliano Panarari, "La Stampa" |