25 anni di scrittura e di fortuna critica era la primavera del 1993 quando Claudio Comini dava alle stampe la sua prima silloge di poesie dal titolo premonitore ?orizzonti infiniti?. con quella decisione ispirata egli si lasciava alle spalle tutte le ferite e le incertezze che avevano appesantito le strade della sua giovent e cominciava a costruire dalle fondamenta la sua ?vita Nova?. fondamenta salde che non sarebbero mai venute meno poich impiantate su ci che aveva di pi sacro ed a cui restato sempre fedele: l?amore per la poesia; per la sua terra, ad un tempo bella ed aspra, con al centro il lago maggiore; per la luce divina che radiosa illumina questo orizzonte infinito. Il mondo comprese subito, e fu anche questo un miracolo straordinario, il valore e la novit della vocazione poetica di Comini e, passo dopo passo, ne ha accompagnato con gioia e partecipazione il cammino frattanto percorso nell?arco di un quarto di secolo. Questa ricorrenza racchiude per Comini molti significati, principalmente quello dell?uscita dallo ?Stato di minorit?, in quanto si pu affermare che pubblico e critica sono ormai concordi nel riconoscere alla sua poesia un valore che va oltre i confini territoriali e temporali. Il lago maggiore s un?entit fisica ben determinata, ma le Aure e le onde che lo percorrono recano in s i valori dello spirito e dei sentimenti che sono patrimonio universale dell?umanit. E Comini ne il cantore. |