Dario Rensich un ex maratoneta che vanta un unico grande risultato in carriera, arrivato sesto alla maratona di New York, primo europeo dietro gli invincibili africani. Oggi un allenatore della federazione di atletica, che lo manda in Ungheria per preparare un gruppo di giovani e ambiziose mezzofondiste al loro esordio nei quarantadue chilometri. A Szeged, sulle rive di un Danubio avvelenato da un disastro ecologico, Dario deve educare sette diciottenni ribelli alla corsa lunga, conquistando la fiducia del loro corpo e del loro spirito. Mentre a Trieste sua moglie Maura attende la telefonata che potrebbe sbloccare l'adozione della bambina che desiderano da anni, Dario combatte con i propri fantasmi e i propri desideri, che hanno preso la forma degli occhi neri di una delle sue allieve, Agota. Un romanzo sulla fuga e sul ritorno, intenso come la corsa, implacabile come la maratona che muove i protagonisti lungo i percorsi irregolari dei loro sentimenti. |