Il saggio di Arturo Reghini "Sulla tradizione occidentale" usc per la prima volta nell'ormai lontano 1928 sulle pagine di Ur, storica rivista ideata nel 1926 dallo stesso Reghini e che vide la luce l'anno successivo, con un giovane e ancora relativamente sconosciuto Julius Evola in qualit di direttore. Con quest'opera Reghini ha avuto l'indiscusso merito di essere stato tra i primi intellettuali del '900 ad affermare la netta estraneit della dottrina cristiana dal contesto della pi pura e autentica tradizione occidentale. E lo fece come non seppero farlo autori del calibro di Ren Gunon, che fondamentalmente considerava l'Occidente ormai inevitabilmente decaduto, non recuperabile, e che volgeva sempre pi a Oriente e alle tradizioni orientali il proprio interesse, o ancor meno di Evola, che non tard ad abbandonare l'idea di una grande e salda tradizione iniziatica eleusino-pitagorica-romana-mediterranea, alla quale egli del resto non solo non era mai appartenuto, ma che non aveva mai neppure compreso e alla quale mai aveva intimamente creduto. Prefazione di Moreno Neri e introduzione di Nicola Bizzi. |