Negli scritti qui raccolti per la prima volta, tutti relativi al secolo delle ideologie per eccellenza, il Novecento, Cantimori si misura con tale proposito. Per lui, che era stato in giovent mazziniano, poi fascista, quindi comunista iscritto al PCI fino al 1956, e che aveva registrato dunque tutti gli umori dell'Europa sotterranea, era il momento di riflettere su un passato che era anche il suo. Da una prospettiva autobiografica Cantimori guarda ai momenti cruciali della storia italiana del Novecento, come la settimana rossa, il dopoguerra in Italia, l'avvento del fascismo e il varo delle leggi razziali. Tornare su quegli anni, a distanza di tempo, comportava il passaggio dalla testimonianza alla storiografia e, soprattutto, implicava un riesame delle sue posizioni di allora, affrontato con spietata lucidit. Le pagine qui raccolte, tutte scritte tra il 1946 e il 1965, possono essere lette come il primo passo verso lo studio di una storia recente che, come per le et pi remote, non ammette scorciatoie o facili generalizzazioni. |