Forse la parola 'amore' la pi abusata in assoluto, anche a causa della sua intrinseca presunzione lessicale, che la porta a riassumere in sole cinque lettere (quattro, addirittura, nell'omologo lemma inglese love) ci che in altre lingue e in altre epoche stato detto e scritto in diversi modi e diverse sfumature. Il dizionario e la cultura greca riuscivano a distinguere la phila dall'agape, la storge dall'eros: quest'ultima accezione ha poi predominato sulle altre, grazie alla sua parentela con la sessualita. La nostra cultura, invece, ha avuto bisogno di aggettivi da aggiungere al sostantivo 'amore' Per distinguere quello 'sacro' Da quello 'profano' Fino al punto di produrre un approccio schizofrenico nei confronti di un quid che potrebbe fare a meno di apposizioni integrative o specificanti, e tendere verso l'unicit capace di contenere la molteplicit. Facendo tesoro di queste riflessioni, "incroci" Si incarica di dar voce all'amore e di renderlo coinquilino dell'eros, fino a farli con-fondere, cos come possono confondersi in un'unica disposizione emotiva i mille oggetti e le altrettante forme di amore es per it e dagli esseri umani. |