Se si definisce "metafisica" una conoscenza che si svolge interamente nel pensiero, senza riferimento all'esperienza, come possibile una metafisica critica, e non dogmatica? Guidato da questa domanda, Kant nei Prolegomeni del 1783 elabora l'idea di una conoscenza a priori, fondata sul pensiero puro, ma che sia anche sintetica, in grado cio di aggiungere nuovi contenuti riferiti all'esperienza. Spinti dalla nostra esigenza di oltrepassare con il pensiero i limiti della conoscenza, cerchiamo continuamente di pensare l'oggetto della metafisica, per quanto esso sia fuori dalla sfera delle nostre possibilit cognitive. Se, quindi, i confini del conoscere non coincidono con quelli del pensare, possibile sviluppare una filosofia di carattere morale e religioso e non puramente scientifico. Da qui inizia la profonda lettura di Piero Martinetti, che attraverso un commento puntuale dei passi pi importanti dello scritto kantiano, ne mette in luce, accanto alla profondit teorica, l'estremo e insuperato valore etico-pratico. |