La scrittura un incontro tra se stesso e l'altro. Si scrive per l'altro, per conoscerlo, per ritrovarlo una volta che sar perduto. La scrittura , in definitiva, un atto amoroso. "L'ultimo che mi sia rimasto." Raffaele La Capria, una delle voci pi importanti e amate della Letteratura del Novecento, si racconta a Giovanna Stanzione, scrittrice esordiente, in un lungo, intenso dialogo che non mai solo un incontro intellettuale ma intreccia ricordi, riflessioni, delusioni e speranze di un'esistenza, l'una al tramonto, l'altra all'inizio, raccogliendo e custodendo tutto ci che della vita alla fine si salva. In un'intima e appassionata confessione Raffaele La Capria ripercorre i temi topici della sua scrittura, ponendosi ancora una volta gli interrogativi esistenziali e umani di tutta una vita e che hanno segnato, tappa per tappa, quella dei suoi lettori: la costruzione della propria identit di uomo e di scrittore; la "ferita" che origina la vocazione letteraria; lo stupore della letteratura e la conoscenza del mondo grazie all'intuizione poetica; il rapporto con il passato, che per mezzo del presente rinnovato e rivive; e poi i libri amati, quelli riusciti e non, la fuga dalla falsa complicazione, dalla retorica e dal vuoto artificio; il ruolo della letteratura come leva che smuove e ricerca la verit sotterranea del nostro tempo; il ricordare e l'essere ricordati; e infine la riflessione sul rapporto tra uno scrittore e la morte, sulla scena letteraria italiana di oggi e il suo legame con la tradizione. Pagina dopo pagina, emerge un ritratto inedito di Raffaele La Capria, messo a confronto con il passare del tempo, con i cambiamenti e le similitudini del presente, ma anche la fotografia della generazione di coloro che si affacciano oggi alla scrittura e si trovano ad affrontare il senso di smarrimento, la frantumazione dell'identit e la necessit di costruire la vita intera che hanno davanti. A tutti La Capria consegna il suo insegnamento pi prezioso: l'importante conservare una visione lieve del mondo. Quella che dopo ogni immersione ti spinge a guardare in alto e a cercare in tutti i modi di tornare a galleggiare in superficie. |