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Uno per tutte, tutte per uno
-------------------------------- Da dove era venuto con quella faccia severa, con quellaspetto composto e a prima vista distinto? Da qualche importante citt, da una famiglia di rango, da una lunga abitudine alla riservatezza? Solo dopo qualche mese si seppe che veniva, in seguito a trasferimento dufficio, dal capoluogo della provincia; ma che era di Cantvria, un paesucolo della Valcuvia, a pochi chilometri da Luino. Emerenziano Paronzini, un impiegato statale di mezza et, ha idee ben chiare in testa: giunto il momento di accasarsi, di trovare una moglie, non necessariamente bella, ma che rappresenti per lui una sicurezza, un approdo definitivo in attesa dellultima stagione. E cos che nella sua ricerca, in cui spirito di osservazione e fiuto istintivo procedono appaiati, simbatte nelle tre sorelle Tettamanzi, zitelle ormai, timorate di Dio, anzi quasi beghine, senza problemi economici e con una vecchia, ma comoda casa in paese, circondata da un bel giardino. Belle non sono, anzi a voler essere realisti sono proprio brutte, anche se qualche particolare anatomico non disprezzabile. E cos come la faina si avvicina al pollaio con circospezione, il Paronzini guata le prede, fino a riuscire a introdursi nella loro dimora. La scelta cade sulla pi anziana, Fortunata, ma il corteggiamento di un uomo, del tutto ormai inatteso, sconvolge lequilibrio familiare, provoca scariche ormonali al punto che tutte e tre le sorelle decidono, autonomamente beninteso, di farlo innamorare. E cos, se la scelta formale sar per Fortunata, portata infatti allaltare, Emerenziano Paronzini si far in tre, passando da un letto allaltro, accontentando cos anche le altre due che, per la prima volta, nella loro ingessata vita da nubili, conosceranno la felicit. Convinte di condurre il gioco, in effetti questo comandato dal maschio, un vero e proprio gallo nel pollaio che, secondo turni prestabiliti, giace con luna o con laltra, in tutti i giorni della settimana, fatta eccezione per la domenica, vero e proprio giorno di riposo in tutti i sensi. Secondo romanzo di Piero Chiara, dopo Il piatto piange, La spartizione vanta uninvidiabile freschezza, una leggerezza narrativa che presenta, per la prima volta nella produzione dellautore luinese, una misurata ironia che fa muovere pi al sorriso che alla risata, che stempera qualche scena un po troppo erotica, restituendo allatto sessuale quella sua naturalezza che solo secoli di calunnie hanno relegato fra i peccati. Fra laltro, labilit dello scrittore veramente rimarchevole dove descrive i turbamenti di queste mature zitelle, la trasformazione da insensibili cariatidi a femmine voluttuose, prima frastornate dalla novit e poi compiaciute del loro tranquillo menage. La spartizione un romanzo sicuramente piacevole e divertente e quindi la lettura senzaltro consigliata. Renzo.Montagnoli
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