La chiave di Sarah un libro scritto da Tatiana de Rosnay. La casa editrice di questo libro
la Mondadori. composta da 318 pagine e costa 9.00 . Nella chiave di Sarah per met del romanzo si alternano i capitoli in cui la protagonista la bambina che ha vissuto nel 1942 e quelli dove la voce narrante Julia, una giornalista americana che vive a Parigi. I due racconti diventano poi uno solo quando Julia diventa molto coinvolta nella storia Il 16 luglio del 1942 Sarah, bambina ebrea, viene portata insieme alla sua famiglia nello stadio chiamato Vel dHiv. Prima dellarrivo dei soldati riesce a nascondere il suo piccolo fratellino, chiudendolo a chiave nellinvisibile armadio a muro. Poi niente va come lei aveva pensato Viene separata dai suoi genitori e portata in un campo nella periferia di Parigi. Fortunatamente riesce a scappare e con laiuto di alcuni contadini ritorna a Parigi. Ma nella sua vecchia casa non trova quello che si aspettava: la casa stata venduta ad unaltra famiglia e nellarmadio il fratellino oramai mortoLei cos decide di abbandonare il passato: cambia il suo cognome e va a vivere con la coppia di contadini che la ha aiutata. Quando raggiunge la maggiore et fugge a New York e si sposa. Un giorno per rimane uccisa in un incidente stradale e si pensa ad un suicidio. Mentre nel libro si racconta la storia di Sarah, Julia una giornalista americana sposata con un uomo francese parla della sua vita in un periodo per lei molto importante. Lei dovr effettuare delle ricerche sulla strage del Vel dHiv e sar sconvolta per quanto gli abitanti di Parigi rimangano indifferenti a quello che successo nel cuore della citt sessanta anni fa Scoprir di essere pi coinvolta di quanto pensa in questa tragedia. La casa dove lei dovr andare ad abitare era la casa del padre di suo marito. Andando avanti con le ricerche scoprir che questa casa era la casa di una famiglia deportata nel Vel
dHiv nel 1942. Parlando con suo suocero scoprir che pochi giorni dopo la deportazione loro si trasferirono in quellappartamento. Dopo poco una bambina di nome Sarah buss alla porta della loro casa e disse che nellarmadio a muro cera il suo fratellino. Apri larmadio e uno spettacolo ripugnante venne assistito dal padre e dal suocero di Julia. E quello spettacolo dalla loro memoria non scomparir pi. La famiglia si sentir legata a Sarah e le mander degli aiuti finanziari e delle lettere in anonimato Julia si interesser molto della storia di Sarah perch si sentir coinvolta in prima persona. Finir il suo articolo e con larrivo della ricorrenza del 12 luglio arriver un bella notizia per lei: dar alla luce unaltra bambina. Ma con le belle notizie arrivano anche le brutte: il rifiuto del marito nei confronti del bambino, la morte della cara Mam portano confusione nella vita della giornalista. Riesce a trovare il figlio di Sara e a parlare con lui ma la sua reazione alle parole della giornalista fredda e chiusa. Lui non era a conoscenza delle discendenze della madre e gli sembrano impossibili le parole della giornalista. Il tempo passa e Julia decide di divorziare dal marito che molto spesso la tradiva e non la considerava, e di andare a vivere a New York.
Un giorno riceve per una visita inaspettata: il figlio di Sarah ha fatto delle indagini e ora crede in lei. Le disse che aveva trovato un taccuino e una vecchia chiave. Nel taccuino cerano delle frasi dedicate al suo piccolo zio e scritte da Sarah e la chiave era quella dellarmadio degli orrori. Julia disse che oramai le loro famiglie erano legate, legate dalla morte ma anche legate da un grande segreto Il libro della Rosnay tratta argomenti molto delicati della storia francese. Tutti siamo ancora sconvolti perch le persone venivano deportate non da soldati tedeschi ma da soldati francesi che vivevano con loro tutti i giorni. La parte che mi ha commosso di pi di questo romanzo stato il secondo incontro tra William, figlio di Sarah, e Julia. Qui si viene a conoscenza delle frasi scritte da Sarah, frasi che lei pensava tutti i giorni, frasi che la assillavano da quel brutto 16 luglio del 1942. Dopo esser stati nei campi di concentramento e dopo esser sopravissuti,molte di queste persone si sentono in colpa e dicono tra se: perch solo io tra tutta la mia famiglia sono ancora qui in questo schifo di mondo? Sono queste le frasi che forse ha pensato Sarah quando ha deciso di raggiungere i suoi familiari,li, nel cielo, dove ,forse, tutti siamo pi tranquilli. Ho trovato interessante il nome che Julia decider di dare alla sua secondogenita. Sarah,era dobbligo per Julia darle quel nome, per poter ricordare per sempre quella bambina con la stella gialla che le aveva cambiato la vita.
Anche se questo libro tratta argomenti molto tristi e drammatici,
lo ho letto con il fiato sospeso e con molto interesse.
Concludo con due parole brevi ma con un significato enorme:
Zakhor. Al Tichkah
Ricorda. Non dimenticare mai
Ilenia Pecoraro
ilenia pecoraro