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La neve era sporca. Ediz. limitata (Medusa)


Georges Simenon Libri


Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco. In occasione del suo centenario la Mondadori ripropone in tiratura limitata una scelta di opere che hanno segnato la storia della collana "Medusa", riprendendone l'originale veste grafica ed editoriale.
 
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Il delitto non paga
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Simenon sar sempre ricordato come linventore di quello straordinario personaggio che il Commissario Maigret, di cui ha scritto tanti libri.
Ma un autore prolifico come lui non poteva, giustamente, limitare la produzione a una serie, peraltro ben riuscita, e allora ha scritto romanzi, per lo pi di genere noir, e tutti, tranne qualche raro caso, di maggior valore. Non possibile al lettore dimenticare opere come I fantasmi del cappellaio, Corte dassise, Il destino dei Malou, Pioggia nera, Luomo che guardava passare i treni, solo per citarne alcune. E sempre, soprattutto in queste, si resta stupiti della capacit di Simenon di descrivere in modo perfetto latmosfera, di sondare nei pi piccoli anfratti la personalit dei protagonisti. Fino a poco tempo fa non ero riuscito a trovare un romanzo che si discostasse dalleccellenza a cui ormai mi ero abituato, ma, si sa, non tutte le ciambelle riescono con il buco e, ahim, la serie altamente positiva si improvvisamente interrotta in modo inaspettato con un noir scritto durante il soggiorno di Simenon negli Stati Uniti. Mi riferisco a La neve era sporca, che parla ancora una volta di una mente malata, di cui lomicidio quasi naturale conseguenza. La vicenda in s valida, con la figura di questo diciannovenne Frank che uccide per dimostrare a se stesso di essere adulto e allaltezza dei criminali dellambiente in cui vive. Il delitto per non paga e in un individuo ancora in formazione cominciano ad affiorare i dubbi, le false certezze si incrinano, complice anche luniversale sentimento dellamore, e cos piano piano tutto gli sembra diverso, sciatto, perverso, inutile, tanto da non ribellarsi al destino che gli riserver un tragico epilogo.
Simenon dimostra ancora una volta la sua innata capacit di analizzare, in tutte le sfaccettature, i suoi personaggi, unanalisi fine in cui riesce a trovare anche una scintilla di salvezza.
Quello che invece non risulta - almeno a mio avviso - in linea con le tradizionali capacit dellautore belga la descrizione dellambientazione, e non solo di quella, perch latmosfera appare non palpabile, ma artificiosa. Non improbabile che il tutto derivi dalla localizzazione della vicenda, che si svolge durante il secondo conflitto mondiale in un paese indefinito dellEuropa Centrale, sotto una dura occupazione che non sembra quella tedesca, bens quella sovietica. Del resto, come esposto in una nota introduttiva, lo stesso Simenon nel corso di unintervista a proposito di questo romanzo precis Limportante che lesercito di occupazione non sia riconoscibile, di modo che lopera abbia un carattere universale. Anche se, a essere sincero, nella mia mente lazione si svolge nellEuropa centrale, e precisamente durante loccupazione russa. Ambienti e nomi sono quelli di una citt austriaca o ceca.. Ecco, il non aver sperimentato direttamente il tallone dellorso russo ha costretto Simenon ha inventarsi una sorta di regime oppressivo, in parte simile a quello nazista, ma che non corrisponde a quello comunista, di cui probabilmente aveva alcune indicazioni, incomplete, enfatiche, dai giornali americani, impegnati nella lunga battaglia della guerra fredda.
E cos, mentre ne I fantasmi del cappellaio lambiente, latmosfera francesi appaiono al lettore del tutto naturali, qui invece si riscontra unartificiosit propria di chi si abbandonato, in mancanza di una diretta conoscenza, agli stereotipi della stampa. Ne risulta cos s un regime oppressivo,
ma che appare un frutto della fantasia, perch nella realt in quei posti e allepoca della vicenda la vita era ben pi grama, cupa e angosciante.
Comunque, Simenon sempre Simenon, quel grande scrittore capace di avvincere il lettore con unabilit spesso sconcertante e mi sento di perdonargli una ciambella riuscita senza buco, perch limpasto ancora buono e una stroncatura sarebbe fuori luogo e ingiusta, tanto pi che la lettura senzaltro piacevole.
Insomma, pi che una caduta, una scivolata senza aver toccato terra, ed per questo che concludo dicendo che La neve era sporca senzaltro da leggere.


Renzo.Montagnoli

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