|
Scrittori presenti: 20908 Menu categorie Menu |
Mario Caccavale cambia: si trasforma da Romanziere in Drammaturgo. Grazie ad una fluida e veloce lettura della sua ultima opera Vite Doppie, il lettore catapultato al centro di una piece teatrale dai sapori Pirandelliani di uno nessuno e centomila, o meglio al Teatro dellAssurdo di Ionesco con gli attori che dimostrano di non volere combattere i propri mostri, i propri rinoceronti. A questo punto si gi ampiamente appagati da questa miscela originale e lattento lettore, alla fine del libro, ne porter con s una persistente sensazione. Ma vi di pi. E il secondo livello di lettura del dramma che ne fa unopera molto pi interessante quasi da assaporare come un Antico Toscano. Lautore contrappone con un fine intreccio quattro personaggi della vita comune con i loro dilemmi e le loro colpe ed alcune capitali del Mediterraneo ognuna di loro metafora dei problemi sempre attuali e mai risolti come lAutocrazia, la teoria dellevoluzione della specie, loccidente epicureo. La doppiezza delle figure narrate e delle capitali costiere descritte fa il pari con la storica visione duale del mondo. Il Solfureo Leo costringe i crocieristi a denudarsi ed ad accettare che le apparenti piatte vite borghesi sono solo limmagine riflessa e virtuale della loro esistenza. Ognuno di loro custode di un segreto/mistero, a cui sono legati per una strana analogia. Un commissario favoreggiatore, un farmacista dispensatore di morte, una attrice che istiga al suicidio. Tutti temi molto attuali e che sono lo specchio dellattuale societ. Ecco che lo speculum, mezzo di duplicazione della realt, raddoppia lindividuo. Resta da scoprire se il reale il soggetto riflesso o il riflesso dello stesso. Se il tutto avviene fuori o dentro lo specchio, ovvero se la storia si svolge effettivamente o in un luogo/non luogo come lo yacht Money. Lultimo livello quello personale, quello che ognuno di noi vuole o pu interpretare nelle righe dellopera riconoscendo fatti o mancanze della propria Vita solo dopo essersi fatto la domanda socratica: Conosci te stesso ? E questo un altro romanzo. fabriziofla Il gioco della verit
---------------------- Il risvolto della originale copertina riporta fra laltro:."un gruppo di criminali cattura l'imbarcazione sequestrando ospiti ed equipaggio. Condizione estrema, estrema modalit di sopravvivenza. Leo propone un "gioco": ciascuno deve narrare agli altri una memoria segreta, un episodio vissuto o conosciuto mai rivelato prima. Dai crudi racconti emergono i tratti pi riposti del carattere dei protagonisti: da Christine, gelosa e succube dell'amica Eliana, a Vito, uomo d'ordine incapace di smascherare un collega, a Guido, intellettuale sgomento di fronte alla grave malattia del contitolare della farmacia, che con Leo, smagato dalla vita, intesse fitti dialoghi su temi esistenziali e religiosi. Ma son tutte vere quelle storie o in realt nascondono la "doppiezza" dell'essere umano?..". A leggere queste parole sembrerebbe che il viaggio avventuroso di un gruppo di amici presenti caratteristiche di un thriller, con i sequestratori che si impadroniscono di unimbarcazione in navigazione, con le inevitabili successive peripezie. Non cos, per, o almeno lo solo in parte, perch lintenzione dellautore tuttaltra. La sua vuole essere unanalisi attenta e approfondita dei personaggi, mettendo a nudo il loro reale carattere, che si mostra grazie al pericolo. In questo gioco che si snoda durante il sequestro si svela cos la vera natura di ognuno, si mettono alla luce verit inconfessabili, insomma si alza il sipario sulle apparenze. Sono esseri cinici, in cui lesistenza un palcoscenico in cui rappresentare una commedia con un copione gi scritto e in cui gli attori, nel loro intimo, non sono mai i personaggi che interpretano. Si tratta di un progetto ambizioso indubbiamente e in buona parte anche riuscito, e questo senzaltro il merito del libro. Per quanto possa comprendere che non facile scrivere di certi argomenti, devo per rilevare che lo stile di Caccavale , la sua narrazione sono abbastanza grevi, con un ritmo che appare lento, salvo rare pagine, e che se presenta il vantaggio di indurre il lettore alla riflessione, per alla lunga finisce con stancare, e cos si arriva alla fine con sollievo. O forse ci si affatica nel leggere perch anche noi, guardandoci dentro, cominciamo a ritrarre limpressione che le nostre vite siano due: quella esterna, in cui ci sforziamo di omologarci, e quella interiore, profondamente diversa, anche se ci difficile ammetterlo. Da leggere, comunque. Renzo.Montagnoli
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito.
|