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Per comprendere meglio il presente
----------------------------------------- Come in Cristo si fermato a Eboli e Le parole sono pietre anche questo libro a tutti gli effetti una commistione fra romanzo e saggio, per quanto, nel caso specifico, lanalisi storica prenda il sopravvento, fornendo un quadro altamente esauriente di come lo spirito originario della Resistenza fu ben presto soffocato dalla caratteristica tipica di noi italiani, vale a dire un radicato conformismo che fa di ogni occasione di rinnovamento un semplice paravento, dietro il quale si cela sempre un immobilismo, una difesa ottusa del privilegio che sar ben delineata in seguito da Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo. E cos tutto cambia per restare poi uguale, una verit sacrosanta che possiamo verificare qutidianamente. Del resto Levi aveva ben individuato i mali insanabili di questo paese, dominato da una burocrazia del tutto ottusa e da una classe politica avulsa dalle reali esigenze dei cittadini, una vera e propria casta che negli anni si di fatto impadronita del potere, delegato da un popolo ancora lontano dalla consapevolezza dei suoi diritti e incapace di concretizzare unautentica democrazia. Nel libro risuonano cos del tutto retoriche parole come libert, potere al popolo, democrazia. Esse sono semplicemente degli specchi messi ad arte per non riflettere ci che nascondono e cos lideale di profondo rinnovamento della Resistenza si perso assai velocemente per strada nellItalia derelitta del dopoguerra; venuto meno limpulso della guerra di liberazione, tutto si afflosciato e cos si ancora una volta gettata al vento unopportunit storica, ma forse perch le rivoluzioni abbiano successo non devono avere mai fine. Curiosamente, lepoca presenta analogie con lattuale, con il desiderio di alcuni di tornare al particolare e di altri, invece, di sperare in unEuropa veramente unita, la sola che forse avrebbe potuto liberarci dallimperante parassitismo. Sono frequenti le osservazioni, le riflessioni, comuni nelle opere di Levi, e che si innestano nel tessuto quotidiano, interagendo con fatti apparentemente insignificanti, ma rivelatori della situazione del periodo. Cos ci sono lesperienza di direttore di un giornale di sinistra, le difficolt finanziarie dello stesso, labulia dei redattori, le cui descrizioni sono unulteriore prova delle eccelse qualit di questo scrittore, e poi c Roma, tanto amata quanto odiata, una citt insolita, con il suo respiro notturno quasi di belva ferita, rilucente di sole nelle piazze, tetra nelle scale buie delle case. La mano del pittore emerge allora prepotente e si materializzano quadri fatti di parole, appassionanti, capaci non solo di mostrare, ma anche di palpitare di atmosfere. Lorologio senzaltro un libro eccellente che, se non ha il pathos proprio di Cristo si fermato a Eboli, tuttavia una testimonianza storica unica e del tutto indipendente. Da leggere, senzaltro, per meglio comprendere il presente. Renzo.Montagnoli
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