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Sciascia in vacanza
---------------------- Scrive Sciascia in una nota in calce a questo libro Questi racconti sono stati scritti con altri, pochi, che non mi parso valesse la pena di raccogliere e riproporre tra il 1959 e il 1972.. Si tratta questo di un periodo fecondo in cui vedono la luce, giungendo felicemente a compimento, opere come Le parrocchie di Regalpetra, Il giorno della civetta, A ciascuno il suo. Questi racconti costituiscono cos delle parentesi nellambito di una produzione di assoluto rilievo, quasi uno svago creativo, pur riprendendo in taluni casi tematiche care allautore, come il problema della mafia e lanalisi storica di eventi del passato. In queste tredici prose, di piacevolissima lettura, Sciascia non viene meno alla sua capacit di esame critico, ma pi ormai per uninveterata abitudine che per lo scopo di far sorgere dubbi, porre quesiti, azzardare soluzioni alternative. Con ci non devono essere intesi come una produzione minore, perch riflettono, per stile e capacit di affrontare svariate tematiche, tutta la linea letteraria dellautore, ma presente una freschezza, una levit di esposizione, un approfondimento meno marcato che fanno pensare a uno Sciascia in vacanza, con un occhio pi attento alle esigenze del lettore, desideroso di divertirsi, senza essere scioccato da rivelazioni pi o meno eclatanti. E in effetti il piacere assicurato, pur nellalternanza di racconti di tema disomogeneo, ma connotati tutti da una sottile ironia che a volte muove anche al riso, come in Filologia, unanimata discussione sullorigine del termine mafia, oppure come Il lungo viaggio, lavventura tragicomica di nostri emigranti siciliani decisi ad arrivare negli Stati Uniti per vie non ufficiali, senza dimenticare il gustoso Un caso di coscienza, in cui le corna e i possibili cornuti sono oggetto di divertenti osservazioni. Che poi questa ironia finisca con il riflettersi un una vera e propria autoironia, ci proprio di Sciascia, intellettuale in prima linea, e anche Don Chisciotte impegnato in una lotta per la verit che non gli render di certo la vita facile. Il mare colore del vino prende il titolo dallomonimo racconto che un lungo viaggio in treno, in uno scompartimento riservato e affollato, con una caratterizzazione dei personaggi a dir poco ineccepibile e di grande efficacia. Qui lironia si attenua e si lascia andare alla fine a una speranza, con lo sbocciare imprevisto di un amore, narrato con estrema delicatezza, quasi sussurrato. Ma, racconto dopo racconto, per quanto le tematiche siano differenti, ci si accorge della straordinaria capacit dellautore di narrare di uomini, dei loro pregi, dei molti difetti, avulsi anche dal contesto storico, cos che limpressione che si ricava che levoluzione della specie sia in effetti molto pi lenta di quanto si potrebbe pensare se ci si basasse solo sulle realizzazioni e sulle scoperte scientifiche. Non c infatti molta differenza fra il Verzeni, assassino seriale della seconda met del XIX secolo, e i mostri che attualmente sfogano in modo bestiale i loro bassi istinti; anche lamore, che sboccia in uno scompartimento, un amore fatto di attenzioni e di frasi dette e non dette, non dissimile da quello che nasce oggi, purch si tratti di vero sentimento, e non solo di irrefrenabile attrazione carnale. Ed per questo che Il mare colore del vino e tutte le altre opere di Sciascia appaiono ancor oggi attuali, perch sono senza tempo. Da leggere, senza alcun dubbio. Renzo.Montagnoli
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