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La prima cosa che mi sono chiesto, prima di leggere questo lavoro di Sciascia, stata molto semplice, una domanda quasi naturale: chi era Raymond Roussel, che personaggio stato da indurre il grande scrittore siciliano a scrivere un libro sulla sua morte, indagando come al solito per cercare una verit nascosta da molte omissioni volontarie e da colpevoli negligenze? Ai tempi di Internet non difficile, si digita nel motore di ricerca Raymond Roussel fra virgolette ed ecco diversi link, fra i quali ho scelto quello di Wikipedia. Non che questo sia la verit assoluta, ma ha almeno il pregio di essere sintetico e cos ho letto: Raymond Roussel (Parigi, 20 gennaio 1877 Palermo, 14 luglio 1933) stato uno scrittore, drammaturgo e poeta francese. Nel prosieguo della pagina scopro che era di famiglia molto ricca e che aveva una sorta di passione sfrenata per lostentazione della sua immensa fortuna, che serviva forse da contrappeso alle notevoli delusioni provate in campo letterario. Insomma, la sua fama derivava unicamente dalla sua ricchezza e dai suoi atteggiamenti strani e dandistici, non certo dai suoi libri e dalle sue commedie che non risultavano apprezzati n dalla critica n dal pubblico. Questo spiega anche il notevole successo che ebbe il testo di Sciascia in Francia, peraltro confortato da analoghi riscontri positivi in Italia. Il libro prende spunto dal decesso avvenuto nella stanza 224 del Grand Hotel delle Palme a Palermo appunto di Raymond Roussel, che interessa a Sciascia per la particolare vicenda umana del francese, perch pone in modo emblematico il tema dellidentit cos caro a Pirandello. In effetti, di Roussell si pu dire che era un letterato talmente misterioso da apparire in una sola foto ufficiale, quasi che lui stesso rifiutasse la propria identit; da un lato si portava appresso il fardello di una grande fortuna e dallaltro il tentativo, non riuscito, di affermarsi letterariamente solo per qualit intrinseche, che tuttavia difettavano. E un personaggio talmente oscuro nelle sue caratteristiche che anche la sua morte non ha la normale chiarezza. E stato un incidente? Si suicidato? O forse stato ammazzato? Sciascia, partendo dalle indagini giudiziarie, lacunose e frettolose, esamina tutte le varie possibilit, soppesando con un bilancino da farmacista i pro e i contro e se anche non arriva a determinare la verit sulle cause del decesso, sconfessa per, almeno cos come dedotta dagli inquirenti, lipotesi del suicidio. Quello che ne risulta, per, uno straordinario saggio narrativo sulla morte, squallida, avvenuta in una camera dalbergo, mentre avvengono due festeggiamenti, per Santa Rosalia a Palermo e in tutta lItalia per la trasvolata atlantica di Balbo. E il 14 luglio 1933 e ulteriore stranezza pure lanniversario della presa della Bastiglia. Tutte celebrazioni importanti che si contrappongono alla fine di un uomo che, schiavo del suo nome e del suo denaro, aveva cercato inutilmente la fama con la sola forza del suo intelletto, ma fallendo il proprio obiettivo. Si dice spesso che il denaro non tutto, ed vero, ma nel caso di Raymond Roussel non stato nulla, fonte invece di uninsoddisfazione divenuta lancinante con lesito infausto del suo tentativo di diventare Raymond Roussel, lo scrittore. Da leggere? Senzaltro, perch Sciascia non sbaglia un colpo. Renzo.Montagnoli
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