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Storia e letteratura
---------------------- nel giro di tre settimane ne venuto fuori questo racconto. Come un sommesso omaggio ad Alessandro Manzoni, nellanno in cui clamorosamente si celebra il secondo centenario della sua nascita. La storia, o meglio le piccole storie che sono espressioni di unepoca e di una societ, hanno sempre appassionato Sciascia, al punto da alternare la sua attivit di narratore a quella di saggista, e in entrambi casi con eccellenti risultati. Gli spunti gli venivano da carteggi esaminati nel corso di ricerche, ma in questo caso, invece, lorigine dellopera sta nel lavoro di un altro autore assai conosciuto, Alessandro Manzoni. Infatti, nel capitolo 31 de I promessi sposi si possono leggere queste righe, a proposito del protofisico Lodovico Settala, professore di medicina e autore di opere di rilievo, meriti per che non impedirono al popolo milanese di vedere in lui un untore: Un giorno che andava in bussola a visitare i suoi ammalati, principi a radunarglisi intorno gente, gridando esser lui il capo di coloro che volevano per forza che ci fosse la peste. Manzoni altres spiega che riusc il Settala ad evitare il peggio e a riacquisire il prestigio e il rispetto allorch, con suo deplorabile consulto, cooper a far torturare, tanagliare e bruciare, come strega, una povera infelice sventurata, perch il suo padrone pativa dolori strani di stomaco. E di questa sventurata strega, di nome Caterina dei Medici, si interessa Leonardo Sciascia al punto di raccogliere in questo libro (La strega e il capitano) la triste vicenda che la vide protagonista suo malgrado, vittima ovviamente innocente, e che fin la sua esistenza strangolata e bruciata in piazza il 4 marzo 1617. Come consuetudine dellautore siciliano il suo lavoro volto a far chiarezza e a ricercare la verit, con una puntigliosa ricostruzione, nel pi piccolo dettaglio, del processo per stregoneria evitando di omettere i nomi dei prestigiosi personaggi coinvolti, che invece Manzoni tralascia, per una sorta di omert, come spiega Sciascia, conseguenza di una deferenza verso famiglie talmente altolocate da ritenere indispensabile non associarle a una cos orrenda vicenda, bench a distanza di molti anni. La povera Caterina, dalla vita assai infelice, fra laltro era convinta di essere una strega, dal che si deduce che fra giudici e imputata si venisse a instaurare un legame di reciproco rispetto, ma forse la sua sorte sarebbe stata pi benigna se i suoi accusatori non avessero avuto il notevole peso politico che invece era proprio dei familiari del senatore Luigi Melzi. Come possibile comprendere, quindi, i motivi per un interesse di Sciascia sono stati pi duno e infatti lui ha scritto un saggio storico che finisce con lessere un libro contro lintolleranza e la malapolitica, realizzando un lavoro di sicuro interesse su qualche cosa del passato, ma con gli occhi sempre rivolti al presente, un monito quindi, o meglio un avvertimento. Da leggere, indubbiamente. Renzo.Montagnoli
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