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In noi c sempre un modo fantastico in cui rifugiarci per trovare sollievo alle difficolt della vita reale. E ci che vorremmo che fosse e che purtroppo non mai. E questo appunto il problema di Nina, una creatrice di videogiochi, prostrata moralmente per la scomparsa del padre. Nel suo lavoro molto brava, una delle migliori e quando le viene offerto di collaborare alla realizzazione di un nuovo avveniristico videogame accetta con entusiasmo e non solo per il cospicuo ingaggio. In questa realt virtuale mette tutto quel mondo che avverte dentro di s e in particolare allestisce un livello del gioco in cui c una figura che ricorda tanto quella paterna. Non vado oltre nel parlare della trama per non togliere il piacere ai lettori di assaporare la bellezza di questo romanzo. Aggiungo solo che a un certo punto Nina entrer in quella realt virtuale, fatta da un arcipelago di incredibile bellezza, da una luna di paglia che sembra bagnarsi ogni notte nel mare e da personaggi, frutto della sua creativit, talmente perfetti da avere unanima. Credo che Messina con questo testo sia giunto alla sublimazione del fantastico, permeando visioni oniriche di pura poesia, avvincendo il lettore non solo con una trama incalzante e complessa, ma ponendogli, indirettamente, delle domande su quel che la vita per ognuno di noi. Il reale si confonde con il virtuale, limpressione che si ricava che gli uomini in fondo siano solo i protagonisti di una rappresentazione a cui ognuno partecipa secondo il ruolo assegnato dagli dei. In un fantastico caleidoscopio di immagini, dove i sentimenti tuttavia non vengono mai a mancare, tutto scorre su piani paralleli, che a volte si sovvertono, si incrociano, determinando la nostra maggiore o minore razionalit. E un viaggio nel sogno, dove tutto sempre possibile, anche che nulla sia accaduto realmente e nemmeno virtualmente, in un tripudio di sensazioni che finiscono con il portare ad accettare il proprio ruolo. Sono 160 pagine, cio nemmeno poche, ma una volta iniziato il libro non riesci a staccartene; e cos riemerge poco a poco il mondo interiore di ciascuno di noi che va sempre pi somigliando, nella prosecuzione della lettura, a quello del video game, unoasi di serenit, di pace, con i pescatori che allalba iniziano la loro giornata, con il Palazzo delle Sorgenti Prossime al Nulla, con Ho sempre apprezzato la fantascienza filosofica di Antonio Messina, lamentando solo una certa sua complessit, ma in Ofelia e Come penso avrete capito ci troviamo di fronte a un autentico capolavoro. Renzo.Montagnoli
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