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Il sogno pu essere unalternativa a una vita reale, ma si pu anche sognare a occhi aperti, pur nella quotidianit di gesti ripetuti e di situazioni che stridono con i nostri concetti di esistenza? Filippo Tuena stupisce ancora una volta con questo romanzo ambientato a Roma in un periodo di tempo che va dal 25 luglio 1943 alla liberazione della citt da parte degli angloamericani, avvenuta il 4 giugno del 1944. Troviamo una comunit di svizzeri che possono vivere relativamente tranquilli, stante la neutralit del loro paese, un antiquario famoso che compra da un principe incallito giocatore opere darte per poi rivenderle al miglior offerente e questi sovente Goering, personaggi tutti che possono vivere agiatamente il periodo bellico, senza porsi tanti problemi esistenziali, perch in fin dei conti, a parte il rischio dei bombardamenti, per loro la vita continua come prima, come in tempo di pace. Questo quieto vivere sar per cos solo fino all8 settembre, perch poi loccupazione nazista, il ritorno in auge dei fascisti pi facinorosi, la guerriglia partigiana, la crudele repressione, le sofferenze degli altri provocheranno un mutamento radicale delle loro esistenze. Emerge cos un altro tema di fondo, cio se continuare con indifferenza oppure mettersi in gioco, se lasciare che tutto proceda come se nulla fosse cambiato o reagire, rivendicare quel diritto alla partecipazione che, pur fra mille rischi, tacita la propria coscienza. Cos si pu sognare a occhi aperti, come lantiquario Fritz che vorrebbe entrare nella resistenza, ma che ne frenato dal timore delle possibili conseguenze; sempre da sveglio sogna anche Luca, il brillante antiquario, che reagisce individualmente, al di fuori delle correnti politiche del CLN, alla violenza nazista e al ciarpame fascista che oscurano quel concetto di bellezza dellarte che alla base di tutta la sua vita. Il primo vedr larrivo degli angloamericani, il secondo sar fra le vittime delleccidio delle Fosse Ardeatine. Non era facile scrivere un romanzo simile senza cadere in luoghi comuni, senza dare una visione cinematografica delloccupazione nazista di Roma e soprattutto era difficile spiegare il mutamento di carattere di alcuni personaggi, spinti come da un istinto primordiale a reagire, bench non coinvolti direttamente. Filippo Tuena c riuscito splendidamente, fornendoci un romanzo in cui la fantasia continuamente contrapposta alla tragica realt dei bollettini di guerra, degli attentati, delle rappresaglie. A poco a poco si entra nellatmosfera della necrosi di una citt fantasma, una realt che prende forma e che non si vorrebbe accettare. La psiche impone che la presa di coscienza del proprio stato, quando lo stesso insopportabile, trovi una valvola di sfogo nel sogno ed in quello che si rifugia Maria, la giovane figlia di Fritz innamorata di Luca, quando questi viene catturato dai tedeschi. La fuga dalla realt coinvolge anche il prigioniero e sar nel mondo dei sogni che i due si incontreranno, anche quando lui sar ormai morto, in pagine di struggente bellezza che portano inevitabilmente a unintensa commozione. Tutti i sognatori un romanzo di grande fascino e di rilevante qualit letteraria. Renzo.Montagnoli
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