Saggio atipico che capovolge l'immagine tradizionale di Venezia città e Repubblica rimasta legata al pacifismo e alla gaiezza ostentati del'ultimo secolo di vita della Serenissima. "Venezia, una repubblica fondata sulla guerra" è l'incipit del volume e ne rappresenta una sorta di dichiarazione programmatica. L'autore parte dalle vicende del V secolo, fine in Occidente dell'impero romano e distruzione di Altino da parte dell'unno Attila, per approdare alla Prima Guerra d'Indipendenza e all'assedio del 1848-49. Quattordici secoli, come richiama il sottotitolo, in cui la guerra e non la pace hanno rappresentato la costante nella vita delle genti lagunari: per sopravvivere prima, per costruire l'impero marittimo poi, per difenderlo infine. Un libro controcorrente, ricco di quasi mille note e più di cento tra cartine e immagini, corredato da una bibliografia quanto mai completa.

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