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Il cerchio imperfetto un romanzo dolente, intriso dello stesso intenso angosciante dolore di cui preda la protagonista, Francesca, pittrice di grande talento, famosa per i suoi ritratti che riescono mostrare lintima essenza dei soggetti. Questa donna, ancor giovane e piacente, cerca di cancellare il ricordo di uninfanzia infelice e, soprattutto, la disgrazia di avere un figlio ricoverato in un istituto specializzato, perch autistico e con sintomi schizofrenici. La sua famiglia - quella che era riuscita a costruire con il matrimonio - non esiste pi, perch il marito, uno scienziato, non sopportando pi il carico di dolore per un figlio irrimediabilmente perso, andato a vivere negli Stati Uniti, pur mantenendo saltuari contatti con la moglie. Lintima essenza di Francesca estremamente instabile e la donna soggetta ad attacchi di panico, perch per lei il cerchio della vita come se si fosse spezzato, senza prospettive, senza futuro, ma anche senza presente e con un passato che vorrebbe dimenticare. Gli unici autentici contatti con il mondo che la circonda sono rappresentati dalle sue amiche, a cui tuttavia non ha mai confessato il motivo del suo dolore; per, anche loro portano dentro altre indicibili sofferenze. Si potrebbero definire pi che amiche compagne di sventura, tutte come lei alla continua ricerca di un equilibrio che le porti ad accettare la loro esistenza, condizione indispensabile per ricucire lo strappo nel cerchio della vita. Sono relazioni di tacita connivenza con la rabbia, la fragilit, la paura, ma anche con il coraggio di individui solo allapparenza nella normalit, ma che hanno scavato un solco nella vita, dentro il quale si dibattono per cercare di uscirne. C una reciproca tolleranza, un rispetto fra persone consapevoli del loro stato, memori che il dolore delluna anche quello dellaltra, pur se con motivi diversi. Labilit di Sabrina Campolongo nel delineare laspetto psicologico mi ha veramente sorpreso, perch riesce a far entrare il lettore gradualmente nella mente dei suoi protagonisti. E un lavoro di cesello senza forzature e pagina dopo pagina vi sembrer di essere con Francesca, avrete limpressione di scorgere nei suoi occhi il suo muto dolore, sarete i suoi amici tanto che soffrirete con lei e nel finale assaporerete lo squarcio di sole nel buio che fino ad allora aveva tutto avvolto. No, non temete: lautrice non caduta nellerrore di raccontarvi una vicenda di cos intensa sofferenza per poi propinarvi un lieto finale del tipo e tutti vissero felici e contenti. C una schiarita , ma i fatti restano, quello che cambia la consapevolezza che esistono, la speranza che nonostante tutto si possa ancora avere una vita. Il cerchio resta imperfetto, ma nello strappo che lha spezzato i capi si sono riavvicinati. E cos posso chiudere il libro pensando a Francesca con un sorriso, una creatura fragile che sembrava persa e che ora si riaffaccia alla vita. E un libro molto bello, che lascia una serena malinconia, e perci non posso che raccomandarne vivamente la lettura. Renzo.Montagnoli
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