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Ho sempre pensato che il messaggio del Cristo sia stato soprattutto filosofico, quasi politico, mentre laspetto religioso, se pur primario, abbia rappresentato una funzione di supporto allidea rivoluzionaria portata duemila anni fa. Mi sono anche chiesto spesso perch questo accaduto solo venti secoli fa, perch non prima, o non dopo. Lunica risposta logica che ho potuto trovare stata che in quellepoca, di straordinaria potenza dellimpero romano, luomo aveva bisogno di comprendere come doveva essere la vera vita. I principi di uguaglianza, di solidariet, di amore per il prossimo sono quanto pi di grande sia mai stato detto, unindicazione per un percorso di unumanit che potesse considerarsi tale. E inutile credere nella religione cristiana se poi non si applica ogni giorno, per intima e ferma convinzione, quel messaggio, e invece con il tempo rimasta la struttura religiosa, una sorta di burocratizzazione del pensiero che ne ha svilito i contenuti. E cosa di tutti i giorni notare come nel nostro paese (mi riferisco solo allItalia per esperienza diretta) il cristiano lo sia quasi sempre di nome e non di fatto. In poco tempo si perso quel concetto di vita che, se pur in buon parte inapplicato, poteva lasciar sperare in un futuro meno indegno di essere vissuto. E quindi con piacere che leggo le omelie di Padre Pasquale Incoronato, raccolte in questo libro dal titolo altamente significativo (Parola e Passione). In particolare, riporto un passo di quella di domenica 7 ottobre 2007, perch spiega in modo lampante ci che ho inteso dire fino a ora. Dobbiamo comprendere che con Dio non vale un rapporto matematico, del tipo << Sonc juto a messa tutte e dummneche, aggio fatto e preghierine, aggio dat pure e sordi a Padre Pasquale pe costru a tenda a proposito chest importante aggio fatto o volontariato, aggio recitato o rosario tutt e juorni; Mo Sign: facimmo e cunti!>>. Nella fede non cos; la vera fede dire: << Signore, mi abbandono nelle tue mani perch il giusto vivr per sempre e il cattivo soccomber.>> O come quella del 24 febbraio del 2008 sulla sete e sulla privatizzazione dellacqua, un bene che dovrebbe essere di tutti e perci gratuito, un sopruso praticato nella generale indifferenza, che il vero problema. Oggi non c passione per una citt mal governata, per un Paese mal governato, dove non c niente, n futuro, n speranza, solo la cocaina e basta!... Di grandissimo valore poi lomelia dell 8 giugno 2008: Dopo 2000 anni anche il cristianesimo si trasformato in religione: la gente viene in chiesa per il battesimo, per il matrimonio, per i funerali, per la cresima Insomma, la religione piano piano ha perso la fede. Padre Pasquale Incoronato deve essere un uomo di grande spiritualit, un umile che non strepita, non travolge, ma comunica, sia con le parole che con il comportamento. Vive in questo XXI Secolo, cos traboccante di nulla e senza speranze, eppure lui sembra nato duemila anni fa, pare aver ascoltato il messaggio di un giovane nativo di Betlemme che rischiar il buio dellumanit come una meteora, una luce rimasta viva nel suo pensiero. Renzo.Montagnoli
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