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Fienagione (Ishtar. Poesie)
Ermanno Prandini Libri
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Oltre la descrittività di bozzetti campestri, che pure sono di pregevole fattura, in quest'opera dal titolo emblematico prorompe un linguaggio metaforico che, nel più consueto stile simbolista, si avvale di analogie e corrispondenze che infrangono il ristretto ambito semantico delle parole, sino a espanderle ai limiti della possibilità e dell'intuizione: nell'innata predisposizione di Prandini a scorgere negli oggetti della quotidianità imprevedibili destinazioni d'uso, va individuata la sua capacità di scorgere al di là del visibile. Ancora una volta è il caso di sottolineare che nella poesia "bucolica" di Prandini ciò che più balza all'occhio è il costante riecheggiare di una atavica religiosità del mondo che attiene ad un gusto "classico" che molto bene Shiller ha denominato "spontaneo". |
| Editore: | : pagine | Data di pubblicazione:-- | Lingua: | Prezzo di copertina: EUR | Risparmio: |
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Relegare i versi di Prandini ad una pseudo poetica della nostalgia sarebbe una tentazione troppo facile e semplicistica. S, perch nei componimenti dellartista asolano (e ci sentiamo di usare questo appellativo perch quello di poeta viene in esso a sussumere) si esperimenta una vera e propria confluenza espressiva: la pittura si fa poesia e la poesia immagine, limmagine suono e il suono parola. Il punto di vista non quasi mai un fagocitante io narrativo che risolve il molteplice nellesperienza senziente individuale, quanto piuttosto un proiettarsi allesterno e un partecipare alla comunione con una natura che Prandini sembra innalzare ad una eternante laica religiosit dello spirito. Tuttavia i dissidi e i turbamenti di un anima cos inquieta non si devono affatto ritenere risolti nella celebrazione di un mondo agreste dai connotati apparentemente idilliaci. Oltre la descrittivit di bozzetti campestri, che pure sono di pregevole fattura, prorompe un linguaggio metaforico che, nel pi consueto stile simbolista, si avvale di analogie e corrispondenze che infrangono il ristretto ambito semantico delle parole, sino a espanderle ai limiti della possibilit e dellintuizione: nellinnata predisposizione di Prandini a scorgere negli oggetti della quotidianit imprevedibili destinazioni duso, va individuata la sua capacit di scorgere al di l del visibile. Ancora una volta il caso di sottolineare che nella poesia bucolica di Prandini ci che pi balza allocchio il costante riecheggiare di una atavica religiosit del mondo che attiene ad un gusto classico che molto bene Shiller ha denominato spontaneo.
Gilgamesh
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