| Biografia Aldo Carpi |
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Aldo Carpi (Milano 1886-1973) è stato una figura importante nella storia dell’arte italiana del XX secolo. Allievo di Cesare Tallone a Brera, espone alla Biennale di Venezia già nel 1914. Nel 1917 sposa Maria Arpesani, dalla quale ha sei figli: Fiorenzo (poi protagonista della scena musicale milanese, a partire dall’esperienza al Piccolo Teatro nella sua fase iniziale), Pinin (uno dei più originali narratori e illustratori italiani per l’infanzia), Giovanna, Cioni (artista concettuale), Piero e Paolo, deportato e ucciso dai tedeschi nel 1945.
Dal 1930 è docente di pittura a Brera (tra i suoi allievi ci saranno – più tardi – Sassu, Cassinari, Morlotti, Dova) e insieme lavora a importanti commissioni pubbliche, come le vetrate per la Chiesa di San Simpliciano (1927), la via crucis per la Chiesa di Santa Maria del Suffragio (1930-32) e le vetrate per il Duomo (1934).
Per la sua intransigente posizione di antifascista Carpi durante la guerra è deportato nel campo di Gusen a Mauthausen (testi e disegni ispirati a quella tragica esperienza sarebbero poi confluiti nel Diario di Gusen pubblicato nel 1971). Tornato a Milano dopo la Liberazione, viene eletto direttore dell’Accademia di Brera per acclamazione e già nel 1945, sotto la sua guida, gli studenti possono ricominciare i loro studi in aule ancora semi diroccate dai bombardamenti. L’artista continuerà l’insegnamento fino al 1958.
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