| Biografia Doris Duranti |
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Doris Duranti (Livorno, 25 aprile 1917 – Santo Domingo, 10 marzo 1995) è stata un'attrice italiana una delle prime "dive" del cinema in Italia e attrice di spicco del cosiddetto cinema dei telefoni bianchi; fu anche celebre per la sua rivalità con Clara Calamai.
Iniziò la sua carriera giovanissima con alcune apparizioni minori, come comparsa in L'urlo di Corrado D'Errico [1] , in Vivere di Guido Brignone e in La gondola delle chimere di Augusto Genina; in Libia nel 1936, sempre con Genina, lavorò nel film Squadrone bianco.
Ma è con Sentinelle di bronzo (1937) che la Duranti, interpretando come protagonista una donna di colore, conseguì il grande successo diventando da quel momento una stella del cinema e facendosi notare, tra l'altro per la sua eleganza ed i suoi lineamenti aggressivi che imponeva sulla scena, giungendo presto a divenire l'attrice più ammirata e pagata del regime fascista.
Ed al regime si legò per la sua relazione con il gerarca toscano Alessandro Pavolini, in un primo momento osteggiata, poi tollerata da Mussolini che, pare fosse rimasto colpito positivamente dalla Duranti che recitava nel film Il re si diverte del 1941.
Tra le sue più riuscite interpretazioni vanno ricordate inoltre, Cavalleria rusticana del 1939 e Carmela.
Patroni Griffi la volle nel 1976 (e fu questa l'ultima apparizione della Duranti sul grande schermo) nel suo film Divina creatura interpretato da Laura Antonelli.
Si spense nel 1995 a Santo Domingo, dove si era trasferita da tempo, all'età di 78 anni.
Tratto da Wikipedia
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