Biografia Guido Amoretti |
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Guido Amoretti era nato nel 1920 a Torino e aveva vissuto la fanciullezza in piazza Gran Madre di Dio. Dalla finestra di casa gli capitava spesso di vedere i reparti di bersaglieri che, lasciata la vicina caserma di via Asti, scendevano lungo via Villa della Regina inquadrati e al passo. Il bambino guardava con interesse quel procedere ordinato, che lasciò in lui un segno profondo: diventato un aitante giovanotto, decise di entrare nel Regio Esercito Italiano.
Una scelta coraggiosa, perché l?Italia era entrata nella seconda guerra mondiale. Il giovane sottotenente fu destinato al fronte greco ed ebbe una breve licenza per recarsi a Grado. Nella cittadina lo aspettava una maestra bionda, nativa di San Giorgio Canavese: Maria Teresa Guglielmino che proprio lì, a Grado, divenne la Signora Amoretti.
Guido continuò a combattere, superò la durissima detenzione nei lager tedeschi e solo alla fine del conflitto poté tornare nella sua Torino. Ebbe due figli: Oreste e Carla, destinati ad avere successo nel campo imprenditoriale e in quello didattico. Più tardi la sua vita ebbe una svolta determinante. Nel 1956 iniziò a interessarsi delle gallerie sotterranee della ex Cittadella di Torino e, nel 1958, compì due importanti scoperte. Nel mese di marzo identificò le vestigia della casamatta cinquecentesca detta Pastiss e, nell?ottobre successivo, penetrò per primo nella scala di Pietro Micca, fatta esplodere dall?eroe di Sagliano nella notte tra il 29 ed il 30 agosto 1706.
Nel 1961 avvenne la fondazione del Museo Pietro Micca, Guido Amoretti lo avrebbe diretto con passione e abnegazione fino alla fine della sua lunga vita.
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