Biografia Julia Deck |
|
Julia Deck è una scrittrice francese nata a Parigi nel 1974. Dopo studi in letteratura alla Sorbona e giornalismo, ha lavorato nell’editoria e nella comunicazione prima di dedicarsi alla narrativa dal 2005. Figlia di un artista francese e di una traduttrice britannica, ha trascorso un periodo a New York e ha lavorato anche come segretaria di redazione.
Il suo romanzo d’esordio, "Viviane Élisabeth Fauville" (2012), è stato un successo di critica e pubblico, tradotto in diverse lingue e adattato a teatro. Influenzata da autori come Jean Echenoz, ha proseguito con "Le Triangle d’hiver" (2014), "Sigma" (2017), "Propriété privée" (2019), "Monument national" (2022, vincitore del Premio Jean-Freustié), e "Ann of England" (2024), un omaggio alla madre inglese, con cui ha vinto il prestigioso Prix Médicis.
Julia Deck è conosciuta per la sua scrittura sofisticata, a tratti ironica, e per la capacità di muoversi tra i generi letterari con libertà e intelligenza.
Con romanzi pubblicati presso le Éditions de Minuit – tra cui "Viviane Élisabeth Fauville", "Propriété privée", "Le Triangle d’hiver", "Sigma" e "Monument national" – Deck ha saputo coniugare critica sociale e tensione narrativa, attingendo talvolta ai codici del romanzo poliziesco, pur reinventandoli con originalità. Il suo stile si distingue per un’ironia sottile, a tratti tagliente, definita da alcuni come un "tongue-in-cheek" elegante e corrosivo.
Con il suo ultimo romanzo, pubblicato da Les Éditions du Seuil, Deck ha segnato una svolta nel proprio percorso letterario: un'opera più personale, al confine tra autobiografia e autofiction, che esplora il potere trasformativo della letteratura e il confine sfumato tra realtà e finzione. Il libro nasce da un’esperienza drammatica: l’ictus improvviso che ha colpito sua madre, evento che ha fatto deflagrare una lunga ansia latente e l’ha spinta a scrivere. A partire da questo trauma, Deck intreccia due fili narrativi: la cronaca intensa e dolorosa di sei mesi nel 2022 trascorsi tra ospedali e burocrazia sanitaria, e una ricerca genealogica che la porta a camminare lungo le coste dell’Inghilterra del nord, terra d’origine materna, dove percepisce una sorta di rivelazione storica e personale, quasi magica, su un episodio oscuro degli anni ’50.
Il romanzo diventa così anche una testimonianza sociale: denuncia con lucidità il crollo del sistema sanitario pubblico, trasformato in mercato della dipendenza. L’esperienza di dover collocare una madre, fino a poco prima in piena forma, in un EPAD (una residenza per anziani) si trasforma in una corsa tra offerte “last minute”, e frasi commerciali mascherate da premure assistenziali. Deck descrive con precisione quasi clinica – e con amara ironia – come l’amore e la cura vengano subordinati a logiche di profitto.
Il romanzo è stato accolto con entusiasmo dalla critica ed è entrato nelle selezioni di prestigiosi premi francesi, tra cui il Femina, il Wepler e il Prix Décembre, oltre a essere incluso nella lista dei libri essenziali di "France Culture".
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
Hai un sito che parla di Julia Deck? Inserisci il link su zam.it
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|